La relazione di coppia: quali fattori influenzano la scelta del partner

La relazione di coppia: quali fattori influenzano la scelta del partner

Molti pensano che una coppia si crei spontaneamente e che incontrare l’altro faccia parte di una trama superiore, magicamente realizzata per ciascuno di noi. Non è proprio così!

L’incontro, infatti, si può ricondurre alla ricerca, più o meno consapevole, di una persona che presenti determinate caratteristiche che corrispondano ad altrettante esigenze.

La scelta del partner

Aggiungiamo alla ricerca un pizzico di coraggio nel fare spazio all’altro e, in un secondo momento, di attenzione nel coltivare, nel tempo, sintonia, compatibilità e reciprocità.

Si decide spesso in maniera inconsapevole di iniziare una relazione perché si ha bisogno di sentirsi amati, protetti e confortati.

La formazione della coppia, quindi, è un processo che può essere visto come una carta bianca su cui gli amanti cominciano a scrivere aspirazioni, bisogni (palesemente espressi o latenti), sentimenti, aspettative di sostegno e di protezione reciproca. Un incastro, dunque, di motivazioni affettive e psicologiche.

Ma chi scegliamo come partner? Esistono dei criteri nella scelta?

Per effetto familiarità, siamo portati a scegliere qualcuno che assomigli a persone familiari. È come se la nostra mente facesse sì che alcune persone risultino più gradevoli di altre proprio perché percepite come familiari. Quante volte sarà capitato di avere la sensazione di conoscere quella persona da una vita!

Siamo, inoltre, portati a scegliere partner che risultino premurosi, che si mostrino sensibili ai nostri bisogni affettivi, per effetto sensibilità.

La scelta è influenzata anche dalla storia di ciascun partner e dai rispettivi modelli familiari. Questi, agendo come griglie di lettura del mondo e della realtà, definiscono aspettative e comportamenti orientando la scelta verso quella persona e non un’altra!

Attraverso queste linee guida, tramandate da una generazione precedente alla successiva, ogni famiglia si assicura una sorta di continuità e coesione: insomma, saranno più facilmente accettati al suo interno, quei partner che richiamano caratteristiche e aspetti percepiti come simili e compatibili.

Quando le linee guida provenienti dalla famiglia di appartenenza prevalgono sulle motivazioni personali, la scelta del partner sarà maggiormente influenzata da fattori esteriori, culturali e sociali che rispecchiano o rigettano le esperienze vissute nella propria famiglia di origine. Nel primo caso si parla di scelta complementare, laddove si sceglie una persona che richiama i propri modelli genitoriali, nel secondo caso, parliamo di scelta per contrasto, laddove il partner viene investito di aspettative in apparente contrasto con i riferimenti familiari.

Una persona non consapevole di quali siano i propri interessi e bisogni, rischierà di essere guidata, nella scelta, soprattutto da dimensioni di matrice familiare che travalicano le proprie motivazioni. A far da cornice, spesso, è anche il tipo di relazione che la persona  ha con i genitori. Il rapporto di coppia può così diventare il luogo in cui fare i conti con tematiche personali irrisolte e la scelta del partner un processo in cui ciascuno propone, senza una reale consapevolezza, un’immagine ideale di sè e un ruolo specifico a se stesso e all’altro. Il partner poi può essere attratto da tale immagine, nella misura in cui corrisponda alla soluzione di antichi bisogni propri, rimasti insoddisfatti.

Inizialmente, questo processo permette la definizione dell’identità di coppia, tuttavia è irrealistico pensare che attraverso l’altro si riesca a soddisfare tutti i propri bisogni. Perciò dall’idealizzazione si può passare facilmente alla disillusione se i partner restano ancorati all’idea iniziale dell’altro e della relazione e se agiscono sempre in base ai copioni familiari, ovvero alle esperienze vissute nella propria famiglia che, spesso, seppur dolorosi, permettono di avere una certa prevedibilità e familiarità nelle relazioni.

Una relazione che nasce da una buona consapevolezza di ciò che ciascuno porta in dote, è quella che potrà meno rigidamente superare le fisiologiche crisi legate al trascorrere del tempo: ecco perché è così importante conoscersi e conoscere la propria storia familiare.

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