Genitori sempre più stanchi e stressati

Genitori sempre più stanchi e stressati

Maria termina la sua giornata di lavoro alle 19. Di corsa a casa: ci sono i figli che l’aspettano.  C’è da fare il bagno al più piccolo, Bruno. Chiede aiuto alla figlia più grande nel preparare la tavola: ci sarà la nonna a cena. Ma la figlia è ancora impegnata con i compiti e il marito è fuori per lavoro. Bruno si diverte durante il bagno e proprio non vuole saperne di terminare, asciugarsi e rivestirsi. Maria lo sollecita a venire in cucina ma nulla da fare; sa bene quanto lo rilassa il bagno ma la cena è quasi pronta e se lui non si sbriga rischia di prolungare i tempi, di fare tardi e se non andrà a letto presto l’indomani sarà stanco.

Maria lo comprende ma cerca delle buone argomentazioni per farlo sbrigare, col risultato però di alimentare, nel figlio, la rabbia: Bruno inizia a risponderle in tono sgradevole. Maria si innervosisce e alza la voce; nel frattempo Jessica, dalla camera, urla dicendo che in questa casa non si può mai studiare tranquilli e, dulcis in fundo, la madre di Maria, venuta per la cena, trovandosi di fronte a un caos simile, si rivolge alla figlia dicendole “Ai miei tempi, bastava uno scappellotto e via; tutto questo non sarebbe successo”. Maria si sente una nullità.

Stress Genitoriale

Genitori & Stress

La madre ha ragione: i genitori di oggi non somigliano a quelli di un tempo, quando non ci si soffermava nel capire le motivazioni dei figli. Già! Invece Maria ha cercato di essere semplicemente una buona madre che, per tante ragioni, ha perso la pazienza (perchè anche le buone madri perdono la pazienza) e che passerà la nottata tormentata dai sensi di colpa e dai dubbi.

Maria è un nome di fantasia ma lo stralcio della sua quotidianità è molto più che reale e rientra in quella folla di genitori sufficientemente stremati. Ogni volta che penso ai genitori, ricordo le parole di Freud il quale diceva che è sicuramente tra i mestieri più difficili.

Essere genitore è meraviglioso ma spesso anche fonte di stress: si tratta di riorganizzare la vita, le priorità in funzione delle esigenze dei figli, gestire la quotidianità, il lavoro dentro e fuori casa… e questo genera tensione, esaurimento fisico ed emotivo fino ad arrivare a distacchi affettivi, al non avere più energie da investire nel rapporto con i figli, al prestare poca attenzione o all’attribuire minore importanza al loro vissuto e alle loro emozioni, alla perdita di efficacia nel proprio ruolo di genitore.

Un genitore stremato può esserlo in relazione a un evento preciso, limitato nel tempo (una malattia di un figlio, un incidente, un fatto extra-quotidiano) o, per così dire, cronicamente stressato, sempre teso e inquieto, come se non avesse mai il tempo di riprendersi… ed è colui che maggiormente incontro nel mio studio.

Le possibili cause dello stress genitoriale

Ogni genitore porta una storia soggettiva all’interno della quale può collocarsi il vissuto stressante, tuttavia, oggi, tutti i genitori sono sottoposti a stress simili: le difficoltà nell’organizzarsi, la mancanza, spesso, di una rete sociale di supporto, la ritrosia nel chiedere aiuto.

Tra questi c’è anche un’eccessiva attenzione per i figli; eccessiva, perché tutti i genitori vogliono il meglio e il massimo per i propri figli ma a volte si rischia di eccedere. I genitori sono accorti e preoccupati, responsabili dello sviluppo, della salute e della felicità dei figli; l’altra faccia della medaglia è che nel caso in cui le cose non vanno esattamente come immaginato, il proprio ruolo genitoriale è vissuto come un fallimento. 

Oppure l’avere tante attenzioni per i figli fa, quasi in automatico, pensare che è giusto sacrificare il proprio tempo e i propri interessi. Ma a chi non è mai capitato di rientrare a casa, dopo una giornataccia, e essere tanto stanco da non avere energie sufficienti per ascoltare tutto quello che un figlio avrebbe da dire, da preferire di andare direttamente a dormire???

Spesso si avrebbe voglia di pensare a se stessi…pensiero legittimo, che purtroppo sfocia, per la maggior parte delle volte, rapidamente in un senso di colpa.

Inoltre, se i genitori perdono tra di loro quell’importante gioco di squadra che è il supporto reciproco e l’adottare una linea guida educativa comune, lo stress aumenta nel genitore che non si sente supportato, non solo perché si sente contraddetto ma anche perché la mancata coerenza tra i due genitori complica ulteriormente la gestione dei figli. A tal proposito invito alla lettura del mio articolo sulla cogenitorialità (Da 2 a 3: diventare genitori anzi cogenitori)

Come uscirne?

Genitori sempre più stanchi e stressati

La prima cosa da fare è prestare attenzione ai campanelli di allarme: se ci si sente esauriti e svuotati emotivamente del proprio ruolo genitoriale, se diventa difficile seguire i figli ma anche la propria vita e quella di coppia, se ci si innervosisce facilmente o troppo intensamente o al contrario si ha un atteggiamento di sconforto, allora va valutata la possibilità di fermarsi e capire come apportare cambiamenti nella quotidianità e nel modo di affrontare la vita; fare il punto della situazione per individuare i fattori di rischio e potenziare le risorse. Un colloquio psicologico aiuta nel raggiungere un equilibrio interiore e familiare, nel gestire le emozioni spiacevoli, nell’ottimizzare la quotidianità.

Bisogna uscire dal mito del genitore infallibile perché si è essere umani. Il genitore deve sentirsi libero di ammettere le sue difficoltà, chiedere aiuto nella rete sociale, imparare a delegare senza sentirsi o pensare di essere giudicato cattivo. 

 Se leggendo questo articolo ti rendi conto che Maria potresti essere tu, di soffrire e di essere sull’orlo di una crisi di nervi, non disperare. C’è il modo per stare meglio.

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